Vaticano S.p.A., un  libro scritto da Gianluigi Nuzzi casa editrice Chiarelettere ,con l’attivo oltre 250.000 copie di venduto offre al lettore un panorama  taciuto dai media sulle trame occulte all’interno del Vaticano e della sua banca lo IOR, negli anni ‘70 sino a fine ’90.

Personaggi della politca italiana e non solo.. , imprenditori facoltosi, ecclesiastici  ed infine mafiosi senza limite di confine territoriale europeo, usarono conoscenze all’interno del Vaticano per trasferire alte  somme di denaro (più delle volte ottenuto da traffici illeciti) all’interno dello IOR la banca del Vaticano.

Ottenendo tassi d’interesse molto oltre la media di qualsiasi banca comune questo denaro veniva trasferito in banche “paradisi fiscali”in Svizzera o nelle isole dei Caraibi ove venivano ripuliti tramite “opere di beneficenza” o “società ad opere caritatevoli”il più delle volte mai esistite ,ed infine ritornavano come per “miracolo”nei conti correnti di uomini politici molto influenti i quali a loro volta usarono questi soldi per le loro campagne politiche e per favorire la loro “politica di pensiero nel territorio”.

Vaticano s.p.a si erge su documenti lasciati post morte da Renato Dardozzi avvenuta il 3 giugno 2003  a Roma.

Renato Dardozzi ebbe una vita accademica degna di nota ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Classico Galvani a Bologna . Ha poi ottenuto una laurea in matematica e fisica presso l’Università degli Studi di Milano a cui ne è seguita una seconda in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano. In seguito, ha conseguito un diploma di specializzazione in telecomunicazioni resso l’Istituto elettrotecnico nazionale Galileo Ferraris. Terminati gli studi gli è stata offerta una posizione di dirigente presso la Società di Telecomunicazioni SIP (attuale Telecom). Percorsi gli stadi della carriera, è stato nominato direttore generale della Società e trasferito quindi alla Holding delle Telecomunicazioni (STET). In STET, oltre allo svolgimento dei suoi specifici compiti, gli è stata assegnata la direzione e la do­cenza all’Istituto Universitario per le Telecomunicazioni “Reiss Romoli” collegato all’Università degli Studi dell’Aquila. A tale Istituto sono ammessi laureati in ingegneria destinati a posizioni di alta responsabilità nella Società stessa. Conseguita la laurea presso la Pontificia Università Gregoriana , è stato ordinato sacerdote nel dicembre 1973 per l’Ordine certosino  del convento di Farneta  e nello stesso anno si è congedato dalla STET con la quale ha continuato a mantenere rapporti di consulenza. Su invito della Segreteria di Stato iniziò, nel 1974, la sua collaborazione con la Santa Sede, la quale lo introdusse nell’affare dello scandalo del Banco Ambrosiano, dove svolse compiti specifici di controlli economico-finanziari, nella Commissione internazionale Mista, creata dalla Segreteria di Stato per l’accertamento della Verità. Nel 1985 venne chiamato a svolgere il compito di direttore aggiunto della Cancelleria della Pontificia accademia delle scienze. Nel 1986 è stato nominato direttore della Cancelleria. Nel 1996 assunse l’incarico di cancelliere della Pontificia accademia delle scienze e, dopo la sua fondazione, anche quello di cancelliere della Pontificia accademia delle scienze sociali . Negli anni della sua attività in Accademia, sono stati eletti numerosi accademici e molti sono stati i convegni scientifici svolti. Ha avuto risonanza mondiale l’approfondimento dello studio della “Questione Galileiana” voluto dal Santo Padre. A seguito di ciò l’allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger, accettò di approfondire la conoscenza del carteggio di Galileo Galilei ancora inesplorato. Il 30 giugno 1997 è stato nominato egli stesso accademico della Pontificia accademia delle scienze. Nel 1998 si ritira per raggiunti limiti d’età dai suoi incarichi di cancelliere. Il 3 giugno 2001 è stato nominato consultore del Pontificio consiglio della giustizia e della pace e del Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari.

Alla morte, per sua volontà testamentaria, è stato reso pubblico un archivio di oltre quattromila documenti, costituito di carte-lettere, relazioni, bilanci, verbali, note contabili, bonifici, missive tra le più alte autorità vaticane che , racconta come lo IOR  parallelo fosse attivo nel riciclaggio di denaro sporco, tangenti, supporto finanziario alla mafia , fondazione di un partito di centro destinato a sostituire la Democrazia Cristiana, crollata in seguito a tangentopoli, ecc.

Un libro che lascia poco spazio alla fantasia entrando con prepotenza nella realtà del lettore con fatti di cronaca degni di un thriller dall’assassinio del banchiere Roberto Calvi  alla morte del giornalista avvocato Carmine Pecorelli meglio conosciuto come Mimo Pecorelli .

Personalmente ho letto questo libro tutto di un fiato traendo spunti e riflessioni sono arrivato a una mia pura conclusione di pensiero “non esistono missili né bombe in grado di uccidere degli IDEALI”.

Stacco2016