Nel 1860 nascono le Coop con il pensiero di Karl Marx di aiutare chi aveva bisogno nell’unione e sostentamento basate sulle 8 ore di lavoro, 8 di riposo e 8 di istruzione .
L’art 45 della Costituzione così recita: ” la funzione sociale delle cooperative ha carattere di mutualità e senza fini di speculazione private ,la legge ne promuove e ne favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura con gli appurati controlli il carattere e le finalità”.
Non di pensiero di sinistra piuttosto liberali, cattoliche, anarchiche.
Viste non di buon occhio da Palmiro Togliatti che le considerava in netta contrapposizione con il suo PCI.
Tra il 15 e 17 Giugno 1947 Togliatti ne prende il potere innescando il sodalizio politico-coop con a capo Ceretti.
Vi fu lo scandalo dei terreni dati GRATIS alle coop dallo stato per costruire e poi rivendere a prezzo pieno abitazioni, capannoni compreso nel prezzo, il costo del terreno avuto GRATIS.
I ricavi andavano, facile a pensare, al partito di turno!.
Nel secondo dopoguerra del secolo scorso le coop sono cresciute sotto la protezione del Partito comunista che le gestiva tramite Legacoop. Con la caduta del muro di Berlino e la fine dei << Paesi dell’est>>tutto cambiò e i dirigenti di tali cooperative divennero i capi indiscussi di tale cooperative ,sotto sempre l’egemonia della sinistra PDS, DS e oggi PD.
Emilia Romagna, Toscana, Umbria sono il cuore delle Coop chiamate anche <>
Esistono due tipi di cooperative: una a mutualità prevalente e l’altra non a mutualità prevalente.
All’interno delle coop non è posto in essere l art18 dei lavoratori in quanto i “soci operai” possono essere licenziati immediatamente e senza preavviso né liquidazione in quanto appunto iscritti come soci nella cooperativa in oltre la loro liquidazione viene devoluta al fondo Legacoop e Coopfondi ( per aiutare il partito di turno !!): tutto questo grazie anche alla riforma Renzi-Poletti con la quale è stato abolito il reato di somministrazione fraudolenta di manodopera.
I supermercati coop sono la spina dorsale del sistema che come può pensare la gente comune ricava i propri guadagni dalla vendita della merce a scaffale, invece non è cosi’…
Una ricerca del Res di Medio Banca vide che nel 2014 i conti dei colossi quali; Unicoop Firenze, Coop adriatica, Coop estense, Unicoop Tirreno ,coop Lombardia ,Nord coop ,coop Nordest, coop Liguria ,coop Centro Italia , distribuzione Roma e Ipercoop Sicilia ricavarono dalle finanze 210 milioni di euro e dalle vendite “solo” 47,1 milioni di euro.
Oltre il danno anche la beffa dato che per la loro natura non é permesso avere capitali per il gioco in borsa eppure lo fanno lo stesso , addirittura controllando la Simgest Spa (http://www.simgest.it/sito/) che con i propri broker fa intermediazioni mobiliari di titoli .
Di male in peggio andiamo avanti con il caso delle Cooperative Operaie del Friuli Venezia Giulia con la provincia di Trieste con i suoi 240000 abitanti di cui 110000 tesserati alla Coop operaie la quale è iscritta sia alla Legacoop sia alla Coonfcoperative, ove SPARIRONO 103 MILIONI DI EURO DI 17000 RISPARMIATORI.
Tutto questo avvenne grazie al regime a statuto speciale del quale gode il Friuli Venezia Giulia controllato a sua volta dal sistema di vigilanza studiato ad hoc dalla commissione per la cooperazione cosi composta ;4 rappresentanti di Confcooperative ,3 di Legacoop e 1 Uecoop.
In più nel 2007 i politici locali hanno modificato la legge che obbligava a depositare i rendiconti agli uffici dei magistrati dato che “loro” si controllano da soli..
Non proprio linde e trasparenti direi….
Ma torniamo ai 103 milioni spariti i quali solo il 30% e assicurato dalle assicurazioni Generali ..nel marzo 2014 i dipendenti di Coopservice pagati 2,80 all’ora scesero in piazza.
Venne siglato un accordo tra Confindustria , Legacoop Service, Cgil, Cisl che prevedeva per il risarcimento una paga di 11euro ora al giorno per 6 giorni settimana per 11 anni di lavoro.
Giuliano Poletti al vertice di Legacoop disse che non si poteva dargli cosi tanto e che il massimo era di 3,40 all’ora ,lo stesso Poletti che nella primavera del 2015 in un appello alle famiglie disse che i giovani non dovrebbero stare in vacanza 3 mesi all’anno ma dovrebbero fare un’esperienza lavorativa e formativa nel mondo del lavoro magari in una Coop per imparare i principi del mutualismo.
Attenzione a dire che il sistema Coop non é sorvegliato da un ente esterno, perché l’ente esiste eccome e si chiama MISE (MInistero dello Sviluppo Economico); peccato che ha un organico di 80 persone su tutto il territori Italiano e deve controllare un apparato coop di circa 60000 cooperative..e non è finita qui con la “legge di Stabilità 2015”voluta da Renzi furono addirittura sospesi i 6 milioni di euro destinati a tali controlli per poi a metà anno riattivati ma solo al 50%,il diavolo fa le pentole ma non i coperchi……
Stacco2016